Alessio Valenti, un nome che evoca esperienza e dedizione nel mondo del bartending. Con una gavetta dura, pura e vera, ha saputo tracciare il suo percorso fin dalle basi, partendo come caffettiere per poi emergere come un vero e proprio barman di talento.

“Adesso è tutto diverso, ma c’è ancora chi scambia il barman con il bartender, e invece sono due cose diverse”, afferma Valenti. Il barman è colui che abbraccia l’intero spettro dell’arte di servire, mentre il bartender si specializza nella mixology. “È come la differenza tra un pizzaiolo e uno chef”, sottolinea. “Devi capire le basi della cucina per essere un ottimo pizzaiolo, così come devi conoscere le fondamenta del bar per essere un barman di successo”.

Ma come si diventa veramente un barman? Valenti ricorda il suo percorso con umiltà: “Ho iniziato senza sapere molto, convinto di essere già un barman solo perché sapevo fare qualche cocktail”. Tuttavia, una serie di esperienze sgradevoli lo hanno spinto a cercare di più. “Mi sono reso conto che c’era molto da imparare”, ammette. “Così ho studiato da solo, esplorando la distillazione, la fermentazione e ogni aspetto del mestiere”.

L’evoluzione del settore è un altro tema su cui Valenti si sofferma. “Ci sono mode da seguire, certo, ma è importante conoscere le basi”, afferma. “Ogni tendenza ha una radice, e rispettare gli equilibri è fondamentale”. Valenti predilige utilizzare un distillato come punto di partenza per i suoi cocktail, offrendo un’sperienza unica che celebra la Sicilia e i suoi prodotti. Una mission che si concretizza maggiormente con il suo incontro con Sicula Gin di cui Valenti esalta il grande equilibrio, difficile da trovare quando di mezzo c’è l’utilizzo degli agrumi “La mia filosofia è quella di evocare sensazioni attraverso i cocktail e con Sicula Gin prediligo un approccio classico, arricchito da note che amplificano l’essenza del gin siciliano”.

La comunicazione con il cliente è un aspetto cruciale del lavoro di barman, secondo Valenti. “Dietro il bancone, siamo anche degli attori”, dice sorridendo. “La coreografia del servizio è importante, ma è la capacità di comunicare e creare un’esperienza memorabile che fa la differenza”.

Infine, per coloro che aspirano a intraprendere questa carriera affascinante, Valenti offre un consiglio prezioso: “Fate esperienza nei bar, studiate e imparate dalle basi. Iniziate dal baretto, comunicate con i clienti e i colleghi. È un percorso che richiede passione, dedizione e continua ricerca”.

Con la sua esperienza e la sua passione per l’arte del bartending, Alessio Valenti continua a ispirare e ad educare le nuove generazioni di professionisti del bar, dimostrando che, anche dietro al bancone, l’arte e la creatività possono davvero brillare.